Una settimana davvero intensa quella che si è appena conclusa, purtroppo anche per fatti tragici. Dal nuovo attacco terroristico in Inghilterra alla scomparsa di Nicky Hayden, passando per l’anniversario delle stragi di Capaci e via D’Amelio, quest’ultima settimana di maggio si è rivelata assai dolorosa, ma anche estremamente simbolica.
#Hayden e #RogerMoore: due lutti hanno aperto in modo tragico quest’ultima settimana di maggio. All’età di 89 anni, è scomparso l’attore britannico Roger Moore, indimenticabile agente 007 in 7 film di James Bond. Nato a Londra nel 1927, il suono nome è stato da sempre legato al personaggio di 007, cosa che ha rappresentato la sua fortuna, ma forse anche il suo maggior limite. L’altra tragica scomparsa è quella del pilota di moto GP, Nicky Hayden, morto a Cesena all’età di 36 anni in seguito a un incidente stradale. Il campione americano, investito durante un allenamento in bici da un motociclista, si è spento dopo cinque giorni di coma.
#Manchester: l’ennesima strage dell’odio questa volta ha colpito Manchester. Un Kamikaze si è fatto esplodere alla fine del concerto di Ariana Grande, mentre il pubblico stava abbandonando il teatro e i livelli di attenzione erano più bassi. Il bilancio è di 12 morti e 59 feriti. Fra le vittime ci sono anche dei bambini e molti ragazzi sotto i sedici anni. L’Isis ha rivendicato l’attacco e ora l’Inghilterra rischia di ripiombare nell’incubo terrorismo da cui era faticosamente uscita. Enorme il cordoglio internazionale, che si somma a quello già dimostrato in seguito all’attentato al Parlamento di Westminster di marzo in cui persero la vita 5 persone.
#FALCONEeBORSELLINO: tanti, troppi i fatti di cronaca di questa settimana, molti anche estremamente dolorosi e tragici. Tuttavia è impossibile dimenticare il venticinquesimo anniversario delle stragi di Capaci e via D’Amelio, due eventi che hanno segnato in modo indelebile la storia italiana. La morte dei giudici Falcone e Borsellino, degli uomini della scorta e della moglie di Falcone rappresentano un terribile tributo di sangue che lo stato italiano, la Sicilia, ma soprattutto le famiglie delle vittime hanno pagato alla lotta alla mafia. Impossibile dunque dimenticare, impensabile non ricordare e assolutamente doveroso celebrare il sacrificio di questi uomini e queste donne, che hanno pagato con la vita il loro sperare in un mondo migliore.
#TrumpinItalia, #Vaticano e #Melania: dopo Bruxelles, Trump arriva in Italia in visita ufficiale e immediatamente scatta, anche su Twitter, la corsa al commento più comico ed esilarante. E c’è da dire che Donald e famiglia sanno come far parlare di sé. Giunti a Roma Greenpeace li ha accolti proiettando sul cupolone un’enorme scritta verde che recitava “Planet Earth First”. Poi, mercoledì 24 giugno, la coppia presidenziale accompagnata da Ivanka Trump è stata ricevuta da Papa Francesco ed è scoppiato un vero e proprio caso mediatico. Il merito è stato soprattutto del pontefice e della sua indescrivibile, incomparabile e impagabile faccia durante la foto ufficiale, accanto a un Trump sorridente e alle due signore di nero vestite con tanto di veletta.
#Franceschini: figuraccia per il ministro della cultura Dario Franceschini, ma soprattutto per il nostro Paese. Il TAR del Lazio ha bocciato cinque delle nomine fatte dal ministro per la direzione di altrettanti musei italiani. Secondo il Tribunale, gli stranieri non potevano partecipare al bando di concorso, in quanto non vi è stata una chiara deroga del ministero alle norme che regolano i concorsi nella PA. E dire che siamo nel 2017 e viviamo in Europa, uno spazio dove dovrebbe vigere la libera circolazione delle merci, dei servizi, dei capitali e delle persone.
#G7taormina: alla fine i 7 grandi hanno partorito un topolino, ma sono comunque finiti fra i trending topic di Twitter. Già perché se sul piano dei risultati il G7 di Taormina non è stato un granché, dal punto di vista dell’esposizione mediatica il successo è stato enorme. Il Trump Show, che ha visto il presidente americano contro gli altri leader, ha dato di che scrivere a tutti. Buono l’accordo sul terrorismo, ma veramente inconcludenti i discorsi su clima e immigrazione. Il commento più forte è stato senza dubbio quello della cancelliera Merkel che ha sottolineato il atto che ormai sia assolutamente impossibile fidarsi dell’inquilino della Casa Bianca.
#Tottiday: il giorno di Totti, ovvero quello in cui l’ottavo re di Roma ha giocato la sua ultima partita con la maglia della Roma. Uno shock per i tifosi, che ancora non hanno metabolizzato l’addio del loro capitano, del loro numero 10, “der pupone”, che tante volte ha trascinato i giallorossi alla vittoria. Totti come uomo simbolo del rilancio della Roma, tornata ai massimi livelli grazie al suo capitano, vero genio del pallone, venerato dai romanisti come si venerano gli dei. Non solo i romanisti hanno pianto per l’addio del capitano, ma tutto il mondo sportivo ha voluto celebrare questo campione straordinario che ha fatto la storia della Roma e del calcio.