Nata nel settembre scorso, l’iniziativa Programma il Futuro, promossa dal MIUR in collaborazione con il CINI (Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica) fornisce alle scuole una serie di strumenti semplici, divertenti e facilmente accessibili per formare gli studenti, in particolare della scuola primaria, sui concetti di base dell’informatica.
A quasi quattro mesi dal lancio, i numeri registrati fanno ben sperare in una futura generazione di programmatori, impegnati a interpretare le regole del coding fin dalle elementari. Sono infatti oltre 22.000 gli studenti, guidati da un plotone di 448 insegnanti, ad aver sperimentato le lezioni interattive messe a disposizione sul sito www.programmailfuturo.it, appositamente realizzato per accompagnare e supportare le scuole in questa iniziativa, che parte dall’esperienza internazionale code.org.
I materiali possono essere utilizzati da docenti di qualunque materia, non sono necessarie particolari nozioni o abilità tecniche proprio per rendere questa esperienza accessibile a tutte le classi. Sul sito sono disponibili sia lezioni di livello base, definito “L’Ora del codice” (un’ora di avviamento al pensiero computazionale) sia una modalità di partecipazione più avanzata, un “Corso introduttivo”, con ulteriori dieci lezioni da svolgersi nel corso dell’anno scolastico.
Nata da un’esperienza di successo avviata negli USA, l’Italia è uno dei primi Paesi al mondo a sperimentare l’introduzione strutturale nelle scuole dei concetti di base dell’informatica attraverso la programmazione, e i risultati fin qui raggiunti sono confortanti.
E mentre si cimentano nell’utilizzo dei più diffusi linguaggi di programmazione, studenti e insegnanti twittano la loro esperienza su #programmailfuturo e postano foto e video sulla pagina Facebook dedicata all’iniziativa. In attesa che scatti l’Ora del Codice – un movimento globale che coinvolge decine di milioni di studenti in oltre 180 paesi su tema della formazione informatica – prevista nella settimana dall’8 al 14 Dicembre 2014.