Milano, 29 Novembre 2017 – Lifecake, la piattaforma cloud di Canon con cui i genitori possono condividere le foto e i video dei propri bambini con altri membri della famiglia in totale privacy e sicurezza, ha superato i 2 milioni di utenti e i 120 milioni di caricamenti, con oltre un miliardo di visualizzazioni. Un successo non casuale e una popolarità che va di pari passo con la crescente preoccupazione generata dalla gestione della privacy nei social media tradizionali.
Dal 2015, anno di acquisizione di Lifecake da parte di Canon, sono state sviluppate attività molto mirate per far crescere l’applicazione in Italia e che hanno portato il nostro Paese a occupare il secondo posto a livello mondiale per numero di utenti. Lifecake aiuta le persone a far rivivere i momenti importanti della vita con i propri figli, dalla nascita a ogni momento della crescita e Canon ha guardato al mondo di Lifecake per compiere un ulteriore passo nella direzione dell’innovazione tecnologica per aiutare le persone a preservare al meglio i momenti più importanti della propria vita. La missione di Canon è quella di giocare un ruolo in ogni immagine che viene scattata indipendentemente dal dispositivo utilizzato, per dare vita alle fotografie che ognuno di noi scatta.
Secondo uno studio condotto da Nominet e Parent Zone* su 2.000 genitori britannici, il genitore medio “non dispone delle conoscenze più basilari sulla privacy” e condivide sui social media quasi 1.500 scatti dei figli di età inferiore a cinque anni. In Italia, la normativa di tutela dei minori contenuta nel regolamento UE del 27 aprile 2016, entrerà in vigore il 25 maggio 2018 in base alla quale “l’immagine fotografica dei figli costituisce dato personale” in quest’ottica, diventa fondamentale l’utilizzo di piattaforme che rispettino la tutela della privacy dei minori.
NELL’ERA DELLO “SHARENTING”, 2 MILIONI DI UTENTI SCELGONO LIFECAKE PER UNA PIATTAFORMA A MISURA DI FAMIGLIA
Sharenting nasce dalla combinazione di parenting e sharing, un termine che indica quella diffusissima tendenza dei genitori a condividere sul web tutto ciò che riguarda i figli: dal momento della nascita alla prima poppata, dal primo sorriso alle prime parole, dai primi passi al primo compleanno e via dicendo.
Ogni 30 secondi su Lifecake viene creata una nuova timeline, una cronologia delle foto scattate dai genitori ai propri figli che la piattaforma di Canon propone per far rivivere i momenti più belli della crescita; in seguito questa può essere condivisa con amici e familiari selezionati in un ambiente sicuro e privato. La popolarità della piattaforma mostra chiaramente la diffidenza dei genitori nei confronti della rete pubblica: alcuni citano una privacy carente, altri vogliono tenere i momenti più intimi lontani dal grande pubblico dei social media.
“I genitori scattano centinaia di foto per documentare le gioie dell’infanzia” ha dichiarato il co-fondatore di Lifecake, Ed Botterill. “Ma le preoccupazioni non mancano: qual è l’organismo incaricato di controllare chi può accedere alle immagini postate sui profili pubblici dei social media? E chi è proprietario dei contenuti caricati? Lifecake fornisce una risposta sicura, privata e conforme al rispetto della privacy. Possono accedere alle foto solo le famiglie e gli amici più stretti invitati dai genitori, nessun altro”.
UN MILIARDO DI VISUALIZZAZIONI, UN SECOLO DI EMOZIONI
La pietra miliare nella storia di Lifecake, il superamento della soglia di due milioni di utenti tra genitori, nonni e altri familiari, mostra come ci sia maggiore consapevolezza della necessità di un comportamento online appropriato. Un altro traguardo di Lifecake, un miliardo di visualizzazioni raggiunte per i 120 milioni di foto caricate, dimostra il successo della piattaforma nel tenere connessi amici e familiari.
“Se immaginiamo che ogni visualizzazione sia durata 3 secondi, un miliardo di foto visualizzate rappresenterebbe un secolo di ricordi condivisi” ha detto Botterill. “Sono due milioni di utenti che mettono in pausa la propria vita per entrare in contatto con le persone a cui sono più legate, a prescindere da dove si trovino nel mondo.”
* Lo studio “Share with Care” , “Condividi con cura”, è stato commissionato nell’estate del 2016 dall’ente no-profit di registrazioni domini Nominet e condotto da Parent Zone, impresa sociale per l’educazione delle famiglie in merito alla presenza dei bambini in rete. https://www.nominet.uk/parents-oversharing-family-photos-online-lack-basic-privacy-know/